Imparare o agire?

E' necessario per un imprenditore imparare cose nuove?

Anche voi fate parte di quella generazione di persone che da piccoli hanno imparato che:

da una parte c'è lo studio e dall'altra parte il lavoro?

 

A noi è capitato questo, ovvero che le due strade sembrassero nettamente distinte, quasi 2 mondi che avessero ben poco in comune. Forse dipendeva da come abbiamo percepito alcuni insegnamenti, eppure, un tempo la cosa era proprio così.

 

D'altronde ogni tempo ha una scena di riferimento che porta le cose ad essere diverse.

Gli italiani erano per lo più allevatori, artigiani ed agricoltori. Lavoravano con le mani e le braccia, con il sudore sulla fronte.

A fianco a loro vi erano altre figure che, invece, si recavano a scuola e apprendevano dagli insegnanti e dai libri le leggi, le formule, la matematica, il latino, la storia e la filosofia.

 

La scuola italiana ha sempre basato la sua colonna portante sulla formazione classica, in cui le materie umanistiche la facevano da padrone.

Questo ha, da una parte creato un modello di formazione unico, imitato in molte parti del mondo, ma dall'altra ha anche creato una sorta di dicotomia (divisione netta e contrapposta) fra lavoro e studio.

Come se chi studiasse non dovesse avere a che fare con il lavoro e, viceversa, chi lavorasse non dovesse avere a che fare con lo studio.


Certo, stiamo semplificando di un bel pò la cosa. Non è corretto essere perentori e drastici su questo, ma quel tipo di divisione è in effetti rimasta tale.

Così l'imprenditore o l'artigiano che nel 2017 si occupa della sua attività, è inconsapevolmente schiavo di questo pensiero di fondo.
Ovvero che egli deve agire, agire, agire, agire, agire, agire. E che questa è l'unica strada per risollevarsi ed affrontare questi tempi economicamente non facili.

Agire = lavorare. 

Per lo studio e la formazione non c'è tempo, perché si deve lavorare. Esattamente: come se fossero due attività distinte.

Così l'imprenditore non ha i soldi per formarsi e formare i suoi collaboratori, ma paradossalmente acquista 2 nuovi macchinari.

Questo avviene a causa dell'ERRATA CONVINZIONE che la formazione NON E' UN INVESTIMENTO DI LAVORO.

Quanto descritto in forma così asciutta, appare come un concetto tutt'altro che intelligente e funzionale.
Eppure la maggior parte degli imprenditori segue, consciamente o inconsciamente, questa filosofia di fondo.

Imparare cose nuove e migliorarsi è sempre stato il segreto del successo di ogni attività economica. Lo è stato 5.000 anni fa come lo è stato secoli fa. Lo è stato nel dopoguerra come lo è stato 20 anni fa.
E continuerà ad esserlo. 


Quindi agire o imparare?
La soluzione è una sola:  IMPARARE ED AGIRE!

Va fatto insieme, va fatto in modo costante.

IL CFM – Centro di Formazione Manageriale, sa che formazione e azione vanno di pari passo  e si occupa, appunto, di formazione per agire
. I suoi servizi fanno sposare questi due approcci diversi ma complementari.


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Grazie per l'attenzione.